Preparati, perché sembra che AMD stia per fare un bel balzo in avanti con la prossima generazione di processori Ryzen, probabilmente la serie 10000. Le prime voci e informazioni tecniche stanno già circolando, suggerendo che AMD stia lavorando sodo su architetture che potrebbero davvero scuotere sia il mercato dei PC desktop che quello dei portatili. Questo arriva in un momento d’oro per l’azienda, che si è ormai affermata nel settore dei processori ad alte prestazioni.
La conferma più concreta di tutto questo arriva da Finalwire, che ha iniziato a supportare in via preliminare i nuovi processori AMD nel suo software AIDA64. L’utente HXL su Twitter ha notato questo aggiornamento, che fa esplicito riferimento a processori desktop, server e mobile di prossima generazione. Tuttavia, è bene andarci cauti: in passato, questi annunci di supporto preliminare hanno preceduto il lancio effettivo di circa un anno, quindi è probabile che vedremo questi nuovi chip al Computex 2026.
Per noi appassionati di PC, la notizia più interessante riguarda i processori desktop della serie Ryzen 10000, noti con il nome in codice Medusa Ridge. Le voci di marzo suggeriscono che manterranno la compatibilità con il socket AM5. Questa è un’ottima notizia per chi ha già investito nella piattaforma attuale, garantendo una certa continuità e un vantaggio competitivo non indifferente nel panorama dei processori desktop.
I processori Medusa Ridge si baseranno sull’architettura Zen 6 e, con ogni probabilità, saranno prodotti con il processo N3P di TSMC, che rientra nella classe dei 3 nanometri. Una delle novità più significative potrebbe essere il passaggio a chiplet da 12 core, un vero e proprio salto di qualità per noi consumatori. Questa evoluzione tecnica potrebbe ridefinire gli equilibri delle prestazioni nel segmento consumer, offrendo più potenza di calcolo in configurazioni più efficienti.

Inoltre, la tecnologia 3D V-Cache, che si è dimostrata eccezionale per il gaming, dovrebbe essere integrata anche nei processori Zen 6. Questo significa che un eventuale Ryzen 7 10800X3D potrebbe diventare il nuovo punto di riferimento per i processori da gaming, superando le già ottime prestazioni dell’attuale Ryzen 7 9800X3D. La combinazione di un’architettura avanzata e una cache potenziata promette di mantenere AMD in una posizione di leadership nel mercato dei processori da gaming.
Per quanto riguarda il settore mobile, AMD sta sviluppando i processori Medusa Point, che avranno una configurazione ibrida con un massimo di 22 core basati sull’architettura Zen 6. Questi chip rappresentano un approccio ancora più ambizioso rispetto alle controparti desktop, con l’obiettivo di massimizzare l’efficienza energetica pur mantenendo prestazioni elevate. La data di lancio prevista per fine 2026 o inizio 2027 riflette la complessità tecnologica di queste soluzioni.
La strategia di AMD prevede anche il rilascio intermedio della famiglia Gorgon Point, che sarà essenzialmente un aggiornamento dei processori Strix Point, prima dell’arrivo dei Medusa Point. Questa pianificazione scaglionata permette all’azienda di rimanere competitiva nel mercato mobile mentre perfeziona le tecnologie più avanzate destinate alla generazione successiva. Un approccio graduale che bilancia innovazione e stabilità produttiva.
L’integrazione del supporto preliminare nei software di sistema è un indicatore affidabile dei tempi di sviluppo nel settore dei semiconduttori. È interessante notare che Finalwire ha aggiunto contemporaneamente il supporto anche per i processori Intel Core Ultra 3 della serie Arrow Lake-H/S, suggerendo che entrambe le aziende stiano procedendo su tempistiche parallele per le loro future generazioni di chip.