Nel panorama sempre più affollato dei giochi di ruolo a turni, emergono di rado titoli che riescono a combinare con successo un’estetica nostalgica, una narrazione spensierata ma toccante, e, soprattutto, un sistema di combattimento genuinamente innovativo. Wander Stars, sviluppato da Paper Castle Games, è uno di questi. Questo RPG a turni, che si presenta come una vera e propria lettera d’amore agli anime shoˉnen degli anni ’90, non si limita a omaggiare le sue ispirazioni visive, ma le integra profondamente nel suo cuore pulsante: un meccanismo di battaglia basato sulla combinazione di parole.
L’Essenza di un Anime del Sabato Mattina: Trama e Narrazione
La storia di Wander Stars ci introduce a Ringo, una giovane ed esuberante esperta di arti marziali con un sogno: vincere il prestigioso torneo galattico Kai. La sua vita cambia quando si imbatte in Wolfe, un misterioso essere dalle fattezze canine e dal passato enigmatico, che si schianta sul suo pianeta e le sottrae un oggetto cruciale, la mappa Wanderstar che permette di tracciare le stelle. Questo evento innesca un’avventura intergalattica che vede Ringo e Wolfe, inizialmente riluttanti partner, imbarcarsi in una folle corsa per recuperare i pezzi della mappa, affrontare bizzarri criminali spaziali e, in definitiva, scoprire le oscure verità dietro il passato di Wolfe e la scomparsa del fratello di Ringo.
La narrazione è strutturata in episodi, un espediente geniale che rafforza l’atmosfera da serie animata. Ogni episodio si apre e si chiude con schermate in stile “To Be Continued…” e recap, emulando perfettamente il ritmo e l’energia delle produzioni animate seriali. La scrittura è solida, ricca di umorismo surreale e dialoghi frizzanti, pur non disdegnando momenti inaspettatamente emotivi e commoventi. I personaggi sono colorati, stravaganti e immediatamente affascinanti, un cast ben assortito che include antagonisti di un “cattivo” del fumetto nel senso più affettuoso del termine.

Nonostante l’approccio leggero, la trama tocca temi di amicizia, crescita personale e l’importanza di seguire i propri sogni, il tutto con un tono caloroso e salutare. Tuttavia, un potenziale difetto per il pubblico italiano è la mancanza di localizzazione nella nostra lingua: l’intero gioco, compresi i cruciali elementi di combattimento basati sul linguaggio, è solo in inglese, rendendolo meno accessibile per chi non ha una buona padronanza della lingua.
Il Cuore del Gioco: Gameplay e Sistema di Combattimento
Il vero elemento distintivo di Wander Stars è il suo sistema di combattimento a turni basato sulle parole. Ispirato a titoli che combinano strategia e creazione di build, come l’approccio a nodi di alcuni roguelite, il gioco si distacca però dal tradizionale utilizzo di un vasto vocabolario (come in Letter Quest), concentrandosi invece sulla combinazione e la sfumatura dei termini.
In battaglia, al giocatore viene assegnato un numero fisso di Punti Azione per turno. Le mosse sono create combinando diverse “Parole” che si trovano nel tuo arsenale limitato. Hai parole base come “Punch” (Pugno) o “Kick” (Calcio), che possono essere modificate con parole come “Fire” (Fuoco), “Super”, “Fast” (Veloce) o “Extra”. Ad esempio, combinare “Punch”, “Fire” e “Super” crea una “Super Fire Punch” (Pugno di Fuoco Potente), un attacco unico e visivamente spettacolare, il cui costo in Punti Azione è la somma dei costi delle singole parole.
Questa meccanica è estremamente gratificante e introduce uno strato di strategia profondo. I nemici hanno debolezze e resistenze specifiche (come in Persona o altri JRPG classici) a determinati elementi o tipi di attacco. Sfruttare queste debolezze non solo massimizza i danni, ma ricompensa anche il giocatore con Punti Azione Bonus, permettendo combo estese e l’uso di mosse più complesse nello stesso turno.
La gestione del vocabolario è cruciale: ogni parola ha un cooldown dopo l’uso, e le parole più potenti occupano più slot nel tuo loadout limitato. Questo incoraggia la sperimentazione e la costruzione di un arsenale equilibrato, dove parole base economiche convivono con modificatori ad alto impatto.
Progressione e Struttura Roguelite Leggera
Il gioco adotta una struttura che ricorda un gioco da tavolo o una mappa a nodi in stile roguelite. Ogni episodio è suddiviso in atti, e il giocatore si muove tra nodi che rappresentano incontri casuali con nemici, eventi di dialogo della storia, negozi o punti di cura.
La progressione ha un sapore roguelike senza l’eccessiva punizione. Se si perde, si può ricominciare l’atto o l’episodio, perdendo metà degli Punti Onore guadagnati. Questi Punti Onore sono la valuta di progressione permanente. Alla fine di ogni episodio, l’Onore può essere speso per:
- Potenziamenti Permanenti: Aumentare le statistiche di Ringo e Wolfe, espandere il numero massimo di parole equipaggiabili o ridurre i cooldown.
- “Pep Ups”: Questi sono essenzialmente l’equipaggiamento o gli accessori del gioco, che forniscono bonus passivi (come cura per turno, danni elementali aumentati, o la rivelazione delle debolezze nemiche) e talvolta aggiungono nuove parole all’arsenale.
Un aspetto affascinante del combattimento è il concetto di vittoria onorevole. Invece di sconfiggere semplicemente tutti i nemici, il giocatore può mirare a portarli in una “zona dolce” di HP (indicata) e scegliere di “Mostrare Misericordia”. Ciò ricompensa con Punti Onore extra, fondamentali per la progressione. I boss, invece, devono essere abbattuti, ma hanno anche “zone di pericolo” di HP che possono innescare sorprese sgradevoli.
Nel complesso, il gameplay è divertente e strategico, anche se la navigazione e le prestazioni dei menu possono risultare a volte legnose o non fluide, un piccolo problema tecnico menzionato da diverse analisi. Inoltre, la natura episodica e a mappa fissa potrebbe non soddisfare chi cerca un sistema di esplorazione JRPG più tradizionale.
Grafica e Sonoro: Un Viaggio Retrò Anni ’90
L’aspetto visivo di Wander Stars è, senza mezzi termini, la sua calamita. Il gioco è un’ode allo stile di animazione retro anime degli anni ’80 e ’90, con un character design che ricorda da vicino serie iconiche come Dragon Ball e Pokémon originali. La presentazione è fantastica e non si limita a immagini statiche: le scene di combattimento e i filmati sono completamente animati, con un dinamismo e una fluidità che rendono ogni “Super Fire Punch” un evento esplosivo. L’attenzione ai dettagli si estende anche alle interazioni con i personaggi, che utilizzano ritratti a corpo intero in stile Atlus/Ace Attorney, con espressioni che cambiano per dare vita ai dialoghi. L’interfaccia utente (UI) è stilizzata e si adatta perfettamente all’atmosfera spensierata del gioco. Nonostante alcuni abbiano notato piccole animazioni “scattose” in alcuni punti, l’impatto generale della grafica è di un prodotto curato e ricco di personalità.
La colonna sonora è un altro punto di forza notevole. La musica è eccellente, coprendo una gamma di generi che vanno dal jazz vivace e big-band durante i combattimenti a pezzi orchestrali più ampi nei momenti drammatici della storia. L’OST trasmette un senso contagioso di avventura e speranza, contribuendo in modo significativo a ricreare quell’atmosfera da cartone animato del sabato mattina. Anche il sound design è nitido e ben curato, rafforzando l’impatto delle super mosse e delle interazioni. Molti critici hanno trovato alcune tracce degne di essere aggiunte direttamente alle proprie playlist personali, il che è un grande complimento per la qualità della composizione.
Giudizio Finale: Una Gemma Creativa con un Cuore Shonen
Wander Stars è una gemma rara e creativa nel panorama degli RPG a turni. Il suo sistema di combattimento basato sulla combinazione di parole è divertente, strategico e, soprattutto, innovativo, premiando l’ingegno e la sperimentazione del giocatore. L’estetica Anime e la colonna sonora nostalgica sono realizzate con maestria, conferendo al gioco un fascino immediato e duraturo.
Nonostante alcuni piccoli difetti tecnici, come le occasionali incertezze di performance nei menu o animazioni talvolta meno fluide, e l’assenza di una localizzazione in italiano che ne limita l’accesso, il gioco riesce a distinguersi per il suo umorismo, il suo cuore inaspettatamente emotivo e la sua unica meccanica di gioco. È un’esperienza che farà la gioia degli appassionati di anime classici e di chi cerca un RPG con una meccanica centrale fresca e ben eseguita. Wander Stars è più di un semplice omaggio; è un’avventura a pieno titolo, degna di essere seguita fino al prossimo, entusiasmante episodio.