Oggi mettiamo sotto la lente d’ingrandimento un titolo che sta facendo parlare di sé nel panorama degli survival shooter: Lost Rift, sviluppato da People Can Fly. Diciamocelo subito, non è un gioco per tutti. È un PvPvE che vi costringerà a stringere i denti, un ibrido che fonde il base building tipico di un survival con l’ossessione del loot di un extraction shooter. Ma la vera domanda è: il mix funziona, o rischia di affondare nella tempesta?
Il Cuore del Gameplay: Due Giochi in Uno
Lost Rift si basa su un ciclo di gioco duale ben definito, un “dentro e fuori” che definisce la vostra intera esperienza.
1. L’Isola Santuario (PvE)
Il vostro viaggio inizia su una delle isole dell’arcipelago, una zona PvE istanziata – il vostro rifugio personale. Qui, non dovrete preoccuparvi che un altro giocatore vi spari alle spalle mentre tagliate un albero.

Questo è il vostro hub, il luogo dove il gioco si trasforma in un classico survival:
- Gathering e Crafting: Raccogliete risorse, create equipaggiamento di base, costruite banchi da lavoro e, soprattutto, erigete la vostra roccaforte.
- Costruzione Modulare: Il sistema di building è ambizioso, ma (dobbiamo dirlo) è uno degli aspetti che più risente dello stato di Early Access. Preparatevi a qualche frustrazione iniziale nel posizionamento dei moduli.
- Minacce Ambientali: Occhio al meteo! Lost Rift non vi dà tregua: uragani improvvisi, fulmini e fitta nebbia non sono solo effetti scenici, ma vere e proprie minacce che vi costringeranno a pianificare le vostre attività e a rinforzare la vostra base.
2. Le Spedizioni ad Alto Rischio (Extraction PvPvE)
Se la vostra base è la “sala d’attesa”, le Spedizioni sono il vero e proprio raid. Queste sono le sessioni multigiocatore ad alto tasso di adrenalina su isole instabili, dove si trovano il loot più raro e gli oggetti necessari per progredire nella storia.

Questo è il momento in cui Lost Rift si toglie il vestito survival e indossa quello da extraction shooter in prima persona. La regola è semplice, brutale e in linea con i grandi del genere: rischiate tutto, perché se morite, perdete tutto. Ogni scontro a fuoco, ogni incontro con le pattuglie PvE, o peggio, con altri giocatori, è un momento di tensione pura.
Un Punto Dolente: Il Nodo del PvP
Ed è qui che veniamo alla critica più grande che, noi di Lost Rift, dobbiamo affrontare: sembra che la progressione verso l’equipaggiamento di alto livello sia vincolata al PvP (o, in ogni caso, alle spedizioni PvPvE). Per i giocatori che cercano un’esperienza survival puramente cooperativa o solitaria, questo può essere un deal breaker. Trasformare il PvP da scelta a necessità per il late game rischia di allontanare una fetta di pubblico importante. È una filosofia che People Can Fly dovrà bilanciare attentamente.
Grafica e Sonoro: Luci e Ombre dell’Alpha
Parliamo di estetica, perché in un survival moderno, l’atmosfera è tutto.
L’Impatto Visivo
Il gioco, nel suo complesso, è visivamente dignitoso e coinvolgente. L’arcipelago ha scorci notevoli, soprattutto quando gli effetti di luce colpiscono l’acqua e la flora. Le isole sono immersive e gli eventi atmosferici, pur essendo tecnicamente datati e scattosi in questa fase di Alpha Build, riescono a creare un’atmosfera palpabile di pericolo.

Tuttavia, è impossibile ignorare i limiti del suo stato attuale:
- Rifinitura Grezza: Aspettatevi bug, glitch e clipping occasionali. Il gioco non è ancora lucidato, e i modelli di alcuni elementi o l’IA dei nemici PvE mostrano una chiarezza che è tipica del codice ancora in lavorazione.
Il Comparto Audio
Per un FPS survival PvP, il suono è vitale. Purtroppo, l’audio è uno degli aspetti che necessita del lavoro maggiore.
- Bilanciamento da Rifinire: Nelle prime ore, si notano problemi di mix: i passi a volte sono inesistenti, mentre altri suoni possono risultare troppo invadenti. In un gioco in cui la vita dipende dal sentire il nemico, questo è un dettaglio cruciale che speriamo venga risolto al più presto.
- Musiche di Tensione: Le musiche e il sound design ambientale cercano di amplificare il senso di tensione, in particolare durante le spedizioni e gli eventi atmosferici, contribuendo a un’atmosfera cupa e pericolosa.
Verdetto Finale: Per Chi è Lost Rift?
Lost Rift è un gioco dal potenziale esplosivo. L’idea di bilanciare la gestione della base (PvE) con la brutalità dell’extraction PvP è intrigante e, quando il loop funziona, regala momenti di adrenalina pura e di grande soddisfazione.
Però, fate attenzione. In questo momento, Lost Rift è consigliato solo a un pubblico ben preciso:
- Gli amanti del Rischio: Se siete giocatori che amano l’idea di perdere tutto e ricominciare (il classico high risk/high reward).
- I fan degli Extraction Shooter: Se venite da giochi come Escape from Tarkov o The Cycle: Frontier.
- Chi è disposto a tollerare l’Alpha: Se siete pronti ad affrontare bug, sistemi clunky e una progressione ancora da bilanciare.
Se invece cercate un’esperienza survival rilassata, PvE, alla Valheim o Green Hell, Lost Rift potrebbe risultare eccessivamente punitivo e frustrante a causa della sua intrinseca natura PvPvE.